CRONOLOGIA DEL BANDO     (il bando in formato PDF logo PDF)

Sono qui ricostruite le tappe fondamentali del percorso che ha portato alla messa in concessione della parte centrale, dunque la più significativa, della Villa Reale di Monza. Il piano terra, l'avancorte, il primo piano nobile, il secondo piano nobile e il Belvedere saranno per ventidue anni a disposizione di un concessionario, la Nuova Italiana Costruzione della famiglia Navarra che ne ha già messo in affitto buona parte, ricavandoci profitti che gli consentiranno in pochi anni di recuperare l'investimento iniziale. In compenso il pubblico viene privato della possibilità di fruirne se non a pagamento e se le sale non sono utilizzate dall'affittuario (chi l'ha pagato e chi ci guadagna).
Si dice che almeno adesso la Villa è aperta: ma a quali condizioni? Con quale svilimento della sua dignità, visto che è ridotta a fare da sfondo, da contenitore di iniziative di qualsiasi genere (art. 13 disciplinare di gestione), come illustrato a queste pagine: MTV Digital Days dell'11/12 settembre e agli eventi inadeguati che si sono succeduti nel tempo.



Il complesso Villa Reale Giardini e Parco Reale

La Villa Reale e il Parco di Monza costituiscono un complesso monumentale di grande valore storico, realizzato su un preciso disegno architettonico e paesaggistico, paragonabile alle Regge di Versailles e di Schönbrunn.
La Villa Reale è stata dimora di Ferdinando d’Asburgo, governatore della Lombardia, di Eugenio de Beauharnais, viceré d’Italia e di Umberto I di Savoia.


parte centrale villa


D.g.r. n. 48923 del 1 marzo 2000:
Sottoscrizione dell'Accordo di Programma per il "Recupero e valorizzazione della Villa Reale di Monza e dei Giardini di pertinenza" da parte di Regione Lombardia. Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Agenzia del Demanio, Comune di Milano. Comune di Monza, Provincia di Milano e Consorzio Parco Regionale Valle del Lambro.



2005:
Bando di concorso internazionale per il recupero della Villa Reale vinto dal progetto Carbonara (documenti del progetto).



19 aprile 2007:
Regione Lombardia conferisce a Infrastrutture Lombarde S.p.A. funzioni di committente, responsabile del procedimento e stazione appaltante in relazione all’intera valorizzazione della Villa Reale.
Infrastrutture Lombarde ed il suo ex D.G. Antonio Rognoni ed altri sono inquisiti per appalti expo e altro; vedi documenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5.



30 luglio 2008:
Firma dell’accordo tra Ministero Beni e Attività Culturali, Regione Lombardia, Comuni di Monza e Milano per il restauro e la valorizzazione del Parco e della Villa Reale. Nelle premesse si legge che le attività di valorizzazione della Villa debbano essere attuate, come dispone l'art. 6 del Codice dei Beni culturali, “in forme compatibili con la tutela e in modo tale da non pregiudicarne le esigenze”; presupposti che sono stati totalmente disattesi dalla concessione in atto [link a file 6 Accordo 30 luglio 2008].



20 luglio 2009:
firma da parte del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, del Presidente della Regione Lombardia e del Sindaco di Monza, dell’atto costitutivo del “Consorzio Villa Reale e Parco di Monza” “finalizzato a promuovere la conoscenza, a sostenere la conservazione e ad assicurare le migliori condizioni di fruizione pubblica del complesso. Al Consorzio è affidato il compito di elaborare e sviluppare il piano strategico di sviluppo culturale e di valorizzazione delle aree, nonché di provvedere regolare e gestire le attività di valorizzazione.”Le finalità sopracitate sono state disattese grazie e scelte che hanno esautorato sia i singoli enti proprietari sia lo stesso Consorzio [link a Atto Costitutivo 20 luglio 2009]. In particolare, la Regione Lombardia ha demandato a Infrastrutture Lombarde S.p.A. (ente strumentale della Regione stessa) l’intera responsabilità delle opere di restauro e di gestione, vale a dire le funzioni proprie del Consorzio, come da Statuto [link a documento 8 Statuto]. Contemporaneamente Infrastrutture Lombarde S.p.A. chiede alcune modifiche sostanziali al progetto vincitore del concorso internazionale del 2005, che saranno convalidate nel mese di ottobre 2009. Da questo contesto di espropriazione delle funzioni istituzionali del Consorzio si materializza il Bando [link a documento 9 Bando], così illustrato dall’Amministratore Delegato di Infrastrutture Lombarde S.p.A. Anton Giulio Rognoni (inquisito per appalti expo e altro, vedi documenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5) durante il Consiglio Comunale del 7 giugno 2010, dopo le forti pressioni dell'opinione pubblica per sapere cosa si volesse fare della Villa: Bando a procedura ristretta per l’affidamento del contratto di concessione di lavori pubblici relativo all’intervento di recupero e valorizzazione della Villa Reale di Monza e dei giardini di pertinenza, corpo centrale e quota parte dell’ala nord, per un totale di circa 9.000 m2. Durata della concessione, 30 anni. Per adeguare la Villa alle esigenze del concessionario la ristrutturazione prevede al piano terreno: piccoli spazi commerciali, laboratori artigianali, uffici, servizi; primo e secondo piano nobile: eventi, attività culturali; Belvedere: alta ristorazione. I lavori avranno inizio nel mese di settembre 2011 e termineranno nel mese di marzo 2014. Il costo previsto è di 23 milioni di euro, 18 dei quali a carico dell’istituzione pubblica e 5 milioni a carico del concessionario che verserà un canone fisso di 30.000 euro all’anno, più lo 0,5% del fatturato. All’istituzione pubblica (Consorzio della Villa Reale e del Parco) è concesso di disporre degli spazi per 36 giorni all’anno.

La protesta dei cittadini, immediata e trasversale, ha permesso di raccogliere 12.000 firme che sono state consegnate al Sindaco di Monza, al Presidente del Consiglio Regionale e alla Soprintendente ai Beni e alle Attività Culturali della Regione.
Nel mese di settembre 2010 è stato presentato un esposto al garante degli appalti e, nel mese di febbraio 2011, un esposto alla Soprintendenza Regionale.
Il nostro appello al Presidente della Repubblica è stato sottoscritto da 100 esponenti del mondo della cultura, dell’arte e dell’impegno sociale.Tra i firmatari: Rita Levi Montalcini, Gillo Dorfles, Leonardo Benevolo, don Luigi Ciotti, Marco Dezzi Bardeschi, Lella Costa, Oliviero Toscani, don Andrea Gallo, Margherita Hack, Fulco Pratesi, Renzo Piano, Gae Aulenti, Antonio Pizzinato, Emma Bonino, Vittorio Gregotti, Dacia Maraini, ecc.



15 marzo 2010:
Spedizione del testo del bando a procedura ristretta per l’affidamento del contratto di concessione di lavori pubblici relativo alla Villa Reale.



17 marzo 2010:
Data di pubblicazione del Bando sul supplemento alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.



07 maggio 2010:
Data di scadenza per la presentazione della domanda di partecipazione, poi posticipata al 14 dicembre.



07 giugno 2010:
Relazione dell’Amministratore Delegato di Infrastrutture Lombarde S.p.A. in Consiglio Comunale di Monza.



settembre 2010:
Presentazione di un esposto al garante degli appalti.



novembre 2010:
È stata presentata un’interrogazione Parlamentare. Della questione è stata interessata la VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione) della Camera dei Deputati.



14 dicembre 2010:
Data prevista per l’aggiudicazione dell’appalto, poi posticipata al marzo 2011.



15 dicembre 2010:
Nomina dei componenti della commissione giudicatrice del bando.



febbraio 2011:
Presentazione di un esposto alla Soprintendenza Regionale.



07 marzo 2011:
Comunicazione in Consiglio Comunale dei nomi dei componenti della commissione giudicatrice.



14 aprile 2011:
Votazione del Consiglio Comunale che per due voti di vantaggio (21 a 19) conferma la procedura seguita dal Consorzio.



15 aprile 2011:
Conferenza stampa del Presidente della Regione Lombardia e del Sindaco di Monza sulla aggiudicazione del bando alla ATI (associazione temporanea d’impresa) capeggiata da Italiana Costruzioni.
In sede di aggiudicazione, stante le proteste e perplessità sollevate da più parti, le condizioni sono state così modificate: 23 anni di concessione (compreso quello per il restauro) invece di 30, 60.000 euro l’anno, più lo 0,7 del fatturato, 8 milioni a carico del concessionario invece di 5. Rimangono invariate le condizioni che fanno di questa operazione un esempio, da non seguire, di privatizzazione di un bene culturale di rilievo nazionale, con totale deresponsabilizzazione del pubblico verso un patrimonio che ha il dovere costituzionale di salvaguardare.



07 luglio 2011:
Firma convenzione fra la ATI e il Consorzio.



settembre 2011:
Presentazione ricorso al TAR.



inizio novenbre 2012:
Consegna progetto definitivo.



06 dicembre 2012:
Parere favorevole della Soprintendenza ai Beni archeologici (che non partecipa alla conferenza).



16 dicembre 2012:
Parere favorevole della Soprintendenza ai Beni e Attività culturali.



22 dicembre 2012:
convocazione Conferenza di servizi (avviso di convocazione 30 novembre 2011) che approva il progetto definitivo.



05 marzo 2013:
inizio cantiere, in assenza del progetto esecutivo.



22 giugno 2013:
approvazione del progetto esecutivo.