archivio storico

IL NOSTRO ARCHIVIO STORICO

ARCHIVIO DOCUMENTI PER RICOSTRUIRE LE VICENDE DELLA VILLA REALE DAL 1996 A OGGI
(Ulteriore documentazione relativa al pregresso può essere richiesta telefonando al 039/382147)

  • Atto di cessione gratuita da Demanio dello Stato a Comune di Milano e Comune di Monza del complesso immobiliare denominato VILLA REALE E PARCO DI MONZA.
    Monza 4 aprile 1996. Repertorio n. 8461. Con l'atto la Villa Reale con i relativi giardini e la parte del Parco annessa alla Villa sono stati ceduti a titolo gratuito e in proprietà indivisibile ai due Comuni (art.1), che erano tenuti a conservarli in conformità con le leggi inerenti alla tutela dei beni monumentali e paesistici (art.6) e a destinarli ad attività museali, culturali, di rappresentanza e di fruizione e conservazione del verde (art.8). Tra le clausole cautelative era previsto che l'uso, temporaneo, del complesso e delle sue pertinenze per manifestazioni fosse riservato esclusivamente a manifestazioni culturali e compatibili con l'alto valore artistico del bene (art.9).
    La concessione in atto prevede, al contrario, che la parte centrale della Villa possa essere affittata per farci qualsiasi cosa (Halloween: 1 - 2   e   Fiera degli sposi: 1 - 2); da parte sua il Consorzio segue la stessa logica (vedi articolo del Giorno).
     
  • Planimetria della suddivisione della proprietà della Villa tra Demanio dello Stato e Regione Lombardia/Comune di Monza.
    Nel 2002 la Regione Lombardia è subentrata al Comune di Milano che le ha ceduto a titolo gratuito la sua quota della Villa Reale e dei Giardini, mantenendo invece la porzione di Parco a nord del viale Cavriga. La planimetria dà conto dell'attuale stato proprietario.
     
  • Documento Preliminare alla Progettazione.
    Regione Lombardia - Concorso internazionale di progettazione “Recupero e valorizzazione della Villa Reale di Monza e dei Giardini di pertinenza”. [Nel 2000, gli enti allora cointestatari della Villa (Demanio dello Stato, Comune di Monza, Comune di Milano) chiesero alla Regione Lombardia di promuovere un Accordo di Programma (AdP) per “far rivivere la settecentesca bellezza architettonica dell'intero complesso [conciliandola] con una tutela del bene che lo preservasse dal degrado ma anche da uno sfruttamento turistico intensivo” (Documento Preliminare, p. 11). Il 1° marzo 2000, con delibera regionale n. 48923, è stato promosso un AdP per individuare i primi interventi urgenti di recupero e presidio sul compendio della Villa Reale e l'avvio di uno studio di fattibilità per la progettazione e gestione unitaria del complesso. Subentrata al Comune di Milano, la Regione Lombardia, che da tempo cercava una propria sede istituzionale di alta rappresentanza, ritenne la Villa Reale adeguata ai suoi obiettivi e, volendo avviare subito una stagione di recupero e valorizzazione quale proprio bene, promosse il nuovo testo dell'AdP denominato “Recupero e valorizzazione della Villa Reale di Monza e Giardini di pertinenza” in seguito al quale venne bandito un concorso internazionale di idee per raggiungere tale fine. La lettura del documento consente di vedere quanto l'attuale concessione ne stravolga i presupposti, oltre che gli obiettivi (vedi punto 4).
     
  • Il Progetto Carbonara, vincitore del concorso internazionale, 4 ottobre 2004. La lettura del documento consente di vedere quanto l'attuale concessione, pur richiamandosi a questo progetto, si discosti notevolmente da esso.
     
  • Planimetrie storiche delle sale della Villa per piano ed epoca (ricostruzione).
     
  • Accordo 30 luglio 2008 tra Ministero Beni e Attività Culturali, Regione Lombardia, Comuni di Monza e Milano per il restauro e la valorizzazione del Parco e della Villa Reale.
    Nelle premesse si legge che le attività di valorizzazione della Villa debbano essere attuate, come dispone l'art. 6 del Codice dei Beni culturali: “in forme compatibili con la tutela e in modo tale da non pregiudicarne le esigenze”.
    L’accordo prevede di destinare l’intero complesso monumentale a finalità culturali e di alta rappresentanza istituzionale, e persegue le seguenti finalità:
    • definire gli obiettivi comuni di conservazione e di valorizzazione culturale del complesso monumentale della Villa Reale di Monza e delle relative pertinenze;
    • individuare gli immobili e le aree oggetto di valorizzazione e l’ente al quale affidarne la gestione, la disponibilità e l’uso;
    • individuare il soggetto giuridico cui competerà l’elaborazione e lo sviluppo dei piani di valorizzazione, nonché la gestione delle relative attività in ordine alle suddette aree;
    • definire l’ambito di attività di tale soggetto giuridico;
    • individuare le risorse destinate all’attività di restauro e poi di valorizzazione, fermo rimanendo, per lo svolgimento di quest’ultima, l’obiettivo dell’autosostentamento.
    presupposti e finalità che sono stati totalmente disattesi dalla concessione in atto.
     
  • Atto costitutivo del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
    Finalizzato a promuovere la conoscenza, a sostenere la conservazione e ad assicurare le migliori condizioni di fruizione pubblica del complesso. Al Consorzio è affidato il compito di elaborare e sviluppare il piano strategico di sviluppo culturale e di valorizzazione delle aree, nonché di provvedere regolare e gestire le attività di valorizzazione.” Le finalità sopracitate sono state disattese grazie e scelte che hanno esautorato sia i singoli enti proprietari sia lo stesso Consorzio. In particolare, la Regione Lombardia ha demandato a Infrastrutture Lombarde S.p.A. (ente strumentale della Regione stessa) l’intera responsabilità delle opere di restauro e di gestione, vale a dire le funzioni proprie del Consorzio, come da Statuto.
     
  • Statuto del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
     
  • Convenzione per gli interventi di conservazione e recupero ed adeguamento funzionale del complesso monumentale della Villa Reale di Monza e relative pertinenze, siglato il 2 marzo 2010 fra Regione Lombardia, Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e Infrastrutture Lombarde S.p.A.
     
  • IL PROGETTO COMMERCIALE.    Bando europeo a procedura ristretta per l'affidamento del contratto di concessione di lavori pubblici e gestione della parte centrale della Villa Reale di Monza.
    15 marzo 2010. Del bando né i cittadini né i consiglieri comunali e regionali hanno saputo nulla sino alle prime notizie di stampa trapelate. Solo le forti pressioni dell'opinione pubblica e dei consiglieri hanno indotto Anton Giulio Rognoni, l'ex amministratore delegato di Infrastrutture Lombarde S.p.a., ora indagato nell'ambito degli appalti Expo-Regione Lombardia (inquisito per appalti expo e altro, vedi documenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5), a presentarsi a giugno 2010 in consiglio comunale a Monza per illustrare il bando suscitando le reazioni risentite dei presenti.
     
  • Parere dell'AVCP sulla segnalazione di presunte anomalie inerenti al bando in data 7 settembre 2011, l'Autorità di vigilanza ha risposto alla segnalazione del 26 ottobre 2010 presentata dal Comitato La Villa Reale è anche mia confermando la presenza di due irregolarità significative: un compenso del 6,5% invece che del 2% per Infrastrutture Lombarde come stazione appaltante e l'assenza nei requisiti richiesti ai partecipanti al bando dell'attestazione SOA per la categoria OS2, riguardando l'intervento un monumento tutelato. Solo nella lettera d'invio, e non nel bando, è poi stato inserito detto requisito, il che ha fatto venir meno il principio della concorrenza.
    Leggi l'articolo di Manuela Montalbano sul Giorno del 20 settembre 2011
     
  • Interrogazione parlamentare presentata dagli onorevoli Baio, Vimercati, Mazzuconi, Garavaglia, Adamo, Bassoli, Roilo, Bosone, Fontana, Galperti, Rossi, Treu, Amati, Bubbico, Ceccanti, Di Giovan Paolo, Ferrante, Marino, Perduca, Vita il 24 novembre 2010. In essa, fra l'altro, si eccepisce l'attribuzione a Infrastrutture Lombarde, che è un soggetto terzo, della indispensabile funzionedi amministrazione aggiudicatrice (leggi l'articolo del Giorno del 30 novembre 2011). La risposta della Soprintendenza Regionale all'interrogazione parlamentare riprende in toto le argomentazioni di Infrastrutture Lombarde da sembrare “ricalcata” su tali argomentazioni.
    Leggi la risposta della Soprintendenza.
     
  • Mozione al Consiglio Regionale della Lombardia presentata dai consiglieri Enrico Brambilla, Giuseppe Civati e Maurizio Martina il 13 gennaio 2011, che richiede la sospensione e la revisione del bando. Nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla presentazione della mozione, Roberto Scanagatti, allora capogruppo monzese del PD all'opposizione, aveva sottolignato come la realtà avesse superato i peggiori timori, affidando per un tempo lunghissimo tutto il corpo centrale della Villa, cioè il più pregiato, alla gestione di un privato per un canone d'affitto irrisorio e con il pubblico costretto a gestire gli spazi nobili per pochissimi giorni. Per Giuseppe Civati “il Consorzio avrà pochissimi margini per decidere l'offerta culturale e museale di uno dei complessi monumentali più importanti della Brianza e della Lombardia”.
    Leggi l'articolo di MBNews.
     
  • Atto di aggiudicazione definitiva del Bando, del 1 giugno 2011.
     
  • Contratto di concessione tra Infrastrutture Lombarde S.p.A. (il “Concedente”), Consorzio Villa Reale e Parco di Monza (il “Consorzio”) e Nuova Villa Reale S.p.A. (il “Concessionario”), stipulato il 7 luglio 2011. L'impresa aggiudicataria ha costituito una società di progetto sotto forma di s.p.a., denominata Nuova Villa Reale S.p.A. ed è tale società che sta gestendo l'area in concessione che comprende, oltre alla parte centrale della Villa, anche parte dell'ala nord e l'avancorte. In base al contratto, la società ha redatto il Progetto definitivo e il Progetto esecutivo, ha curato l'esecuzione dei lavori, godendosi in cambio «il diritto di gestire e sfruttare economicamente le Opere per tutta la durata della Concessione» (art. 4, Oggetto del contratto, punto d), pag. 22).
     
  • Disciplinare per la gestione nel quale è contenuto, fra l'altro, l'articolo 13, Eventi, che consente praticamente di fare qualsiasi tipo di attività a pagamento negli spazi della Villa.
     
  • Progetto definitivo, del 28 febbraio 2012.
     
  • Progetto esecutivo, del 25 giugno 2012.
     
  • Verbale di consegna aree; verbale di consegna lavori; documenti relativi ai SAL n.1 e n. 2; report di avanzamento.  Archivio in formato “.rar” per cui per l'accesso ai documenti contenuti è necessario aver installato sul proprio pc un programma di decompressione (WINRAR o winzip).
     
  • Documenti relativi alla Conferenza dei servizi che ha approvato il Progetto definitivo, in data 22 dicembre 2011. L'impressione che si ricava dalla documentazione in oggetto è di una estrema sbrigatività delle osservazioni circa un progetto che sarebbe significativamente intervenuto sulla Villa. Particolarmente laconico il parere della Soprintendenza, l'organo maggiormente deputato alla funzione di tutela e di indirizzo che, peraltro, contiene prescrizioni che non hanno avuto seguito. La stessa sorte hanno avute alcune precisazioni avanzate dal dirigente del settore edilizia del Comune di Monza.